
Tre pole position consecutive, il podio emozionante di Jerez e la vittoria sfiorata a Silverstone hanno segnato un periodo intenso per Fabio Quartararo. Il francese è finalmente tornato a respirare l’aria delle posizioni che contano, ma tra alcuni errori e una dose di sfortuna che sembra non volerlo abbandonare, gli ultimi due Gran Premi si sono conclusi con due ritiri.
Nonostante ciò, resta la sensazione che Yamaha, dopo test invernali incoraggianti e un avvio di stagione incostante, abbia ritrovato una discreta competitività nelle tappe europee, al punto da proporsi come la principale rivale della Ducati. Curiosamente, però, le ultime due gare sono state vinte da Honda e Aprilia, segno che la concorrenza è più aperta che mai.
Guardando avanti: la posta in gioco è alta
All’indomani della cocente delusione del GP di Gran Bretagna, Quartararo ha rilasciato dichiarazioni molto schiette durante un’intervista nel programma Pol Position su DAZN, condotto da Pol Espargaró:
“Credo molto nel progetto [Yamaha], ma so che se non dovesse andare in porto andrò in un progetto già pronto”,
ha affermato con grande lucidità il campione del mondo 2021, consapevole di avere ancora molto da dire ai vertici della MotoGP. Il suo contratto con Yamaha scade alla fine del 2026, in coincidenza con la conclusione dell’attuale ciclo regolamentare.
Quartararo ha evidenziato alcuni miglioramenti anche nella mentalità operativa del team:
“I rapporti con i giapponesi sono sempre stati buoni, anche se a volte sono stati troppo lenti. Ma quelli qui sono già diventati un po’ più ‘europei’ – ha aggiunto – non aspettiamo più due mesi per vedere se un miglioramento supera la prova di tanti chilometri; se le modifiche funzionano, le utilizziamo”.
I progressi ci sono, ma ora è arrivato il momento di trasformarli in risultati concreti. Quartararo è pronto a giocarsi le sue carte, ma non intende aspettare all’infinito.

Vicepresidente dei Kawalieri di Akashi
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