
Prime conferme ufficiali
Il primo a muoversi è stato Andrea Locatelli, che ha scelto di prolungare il contratto con il team ufficiale Yamaha per altri due anni. Ha così detto no all’ipotesi – probabilmente satellite – legata a Ducati. Il bergamasco, nato nel 1996, continuerà dunque il suo percorso in sella alla R1, con cui ha finalmente centrato una vittoria. Tra le ragioni alla base della sua decisione ci sono diversi elementi: il ruolo da “prima guida” conquistato sul campo, la vicinanza geografica del team e il buon feeling con la moto giapponese.
Resta invece vacante l’altra metà del box. Jonathan Rea, che in un anno e mezzo ha ottenuto solo un terzo posto, è intenzionato a cambiare aria, guardando con interesse proprio verso Ducati. Con Bimota che ha confermato Lowes e Bassani, e con Kawasaki che rappresenterebbe un ritorno poco promettente, il sei volte campione del mondo valuta l’opzione Panigale. Potrebbe puntare alla moto attualmente di Andrea Iannone, qualora quest’ultimo approdasse nel team ufficiale Aruba, anche se la posizione di Álvaro Bautista è tutt’altro che definita.
Altri movimenti in corso
Sempre in casa Yamaha, Michael Ruben Rinaldi fa ritorno in Superbike prendendo il posto lasciato da Tito Rabat in MotoXRacing. La sua esperienza in Supersport si chiude dopo appena cinque round, senza risultati di rilievo. La R9 che lascia libera nel team GMT94 sarà affidata a Roberto Garcia, attuale campione europeo di Moto2.
Anche Stefano Manzi potrebbe compiere il salto verso la Superbike. Dopo cinque stagioni in Supersport – arricchite da 13 vittorie e due secondi posti in campionato – il passaggio per il riminese, classe 1999, appare come una naturale evoluzione. Si parla di una delle due Yamaha del team GRT, che difficilmente riconfermerà Dominique Aegerter e Remy Gardner.
Nel frattempo, BMW è al lavoro su un nuovo telaio, con l’obiettivo più o meno dichiarato di convincere Toprak Razgatlioglu a rinunciare al salto in MotoGP. Il turco sta valutando se ci siano possibilità concrete in Yamaha Pramac, soprattutto considerando che Nicolò Bulega sembra destinato a rimanere in Ducati Aruba, consentendogli quindi di prendersi ancora un po’ di tempo.
Toprak è consapevole che BMW difficilmente riuscirebbe a rimpiazzarlo con qualcuno di pari livello. Per questo non esclude l’ipotesi di restare un altro anno tra le derivate di serie. Gli anni passano, è vero, ma una stagione in più o in meno potrebbe non fare una grande differenza. Anzi, debuttare in MotoGP proprio nell’ultimo anno dei 1000cc potrebbe offrirgli l’opportunità di conoscere i circuiti, anche se ciò significherebbe adattarsi per appena una stagione a nuovi pneumatici e a un tipo di moto differente, prima di dover ricominciare tutto da capo.
Va detto che l’interesse di Campinoti è concreto fin dallo scorso anno, e che il nuovo managing director di Yamaha Motor Racing, Paolo Pavesio, sarebbe favorevole all’operazione.

Vicepresidente dei Kawalieri di Akashi
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