
Lucio Pedercini è una figura storica del motociclismo italiano, conosciuto prima come pilota e poi come team manager nel Mondiale Superbike. La sua carriera, lunga e coerente, è stata legata profondamente al mondo delle derivate di serie, dove ha lasciato un’impronta soprattutto come costruttore e uomo di squadra.
Gli inizi: Lucio Pedercini pilota
Lucio nasce a Volta Mantovana, in Lombardia, nel 1972. Inizia la carriera da pilota negli anni ’90, correndo in diverse categorie, tra cui:
- 500cc del Motomondiale (oggi MotoGP): ha partecipato tra il 1992 e il 1996, pur senza mai ottenere risultati di grande rilievo.
- Campionato Europeo Superstock e Campionato Italiano Superbike: si è distinto soprattutto in patria, diventando campione italiano Superbike nel 2001.
- World Superbike: vi corre come pilota privato per diversi anni, mettendosi in mostra per tenacia e competenza, pur non avendo mezzi ufficiali.
Chiude la carriera da pilota nel 2006, per dedicarsi completamente al lavoro di team principal.
Il Team Pedercini Racing
Già mentre correva, Lucio aveva iniziato a costruire la sua struttura tecnica. Dopo il ritiro, trasforma il Team Pedercini in una realtà stabile del paddock Superbike.
Le fasi più importanti:
- Anni 2000–2010: il team partecipa con moto Ducati e poi Kawasaki, soprattutto come squadra privata. I mezzi non sono all’altezza dei team ufficiali, ma la professionalità e la perseveranza di Pedercini tengono vivo il progetto.
- Accordo con Kawasaki (2015-2021): è il momento di massimo riconoscimento. Il Team Pedercini diventa struttura satellite di Kawasaki, supportando lo sviluppo della ZX-10R per piloti emergenti o esperti. Tra i piloti passati: Jordi Torres, Sylvain Barrier, Leandro Mercado, Loris Cresson e Leon Haslam (nel finale di carriera).
- Ruolo di team “palestra”: Pedercini ha spesso dato opportunità a giovani piloti o a nomi in cerca di rilancio. Non ha mai avuto i budget dei top team, ma ha costruito una reputazione di serietà e continuità.
Difficoltà economiche e ritiro (2023)
Negli ultimi anni, la sostenibilità economica è diventata sempre più difficile:
- La Superbike è cresciuta in termini di costi e professionalizzazione.
- I team privati hanno faticato a tenere il passo con i team ufficiali, che ormai dominano la scena.
Nel 2023, Lucio Pedercini annuncia il ritiro del suo team dal World Superbike, chiudendo un ciclo lungo oltre 20 anni di presenza nel paddock. L’ultima stagione è stata condizionata da risorse limitate e risultati modesti.
L’eredità di Pedercini
Lucio Pedercini rappresenta un certo tipo di motociclismo:
- Fatto di passione, meccanici artigiani, lotta contro i giganti.
- Ha creduto nei giovani e dato spazio a molti piloti che poi si sono affermati altrove.
- Anche senza vittorie di prestigio, è stato uno dei pochi italiani capaci di gestire un team indipendente nel WorldSBK per così tanto tempo.
Con l’uscita di scena del Team Pedercini, si chiude un pezzo di storia del mondiale Superbike. Lucio ha dimostrato che, con costanza e cuore, si può essere protagonisti anche senza budget stellari. Il suo ritiro segna la fine di un’epoca romantica, in cui i team privati potevano ancora dire la loro contro i colossi ufficiali.

Vicepresidente dei Kawalieri di Akashi
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