KTM e Moto GP, il Ceo di Pierer Mobility: “Dobbiamo valutare”

Bologna, 2 giugno 2025 – Il futuro di KTM in MotoGP è appeso a un filo, complice la difficile situazione economica che ha colpito l’azienda. Se la partecipazione per il 2026 sembra essere confermata, il 2027 resta un grande punto interrogativo. In quella stagione entreranno in vigore importanti cambiamenti regolamentari: cilindrata ridotta a 850cc, limitazioni all’aerodinamica e l’eliminazione di alcuni dispositivi tecnici come gli abbassatori. Una sorta di rivoluzione tecnica che ha già messo in allerta tutte le squadre.

A oggi, nessun costruttore ha ancora firmato per il nuovo ciclo contrattuale e, nel frattempo, si attende anche il parere dell’antitrust europeo sull’ingresso di Liberty Media nel mondo MotoGP – una decisione che potrebbe segnare una svolta decisiva per il campionato. Nonostante l’incertezza, i reparti tecnici delle Case stanno già lavorando in previsione di questi nuovi scenari. Per KTM, la possibilità di continuare dipenderà in gran parte dalla tenuta economica del gruppo: i conti, infatti, non sorridono.

I numeri parlano chiaro: Pierer Mobility, la holding che controlla KTM, ha reso pubblici i dati finanziari il 28 maggio e la situazione non è rassicurante. Il fatturato è sceso a 1,879 miliardi di euro, con un calo vicino al 30%. Ancora più preoccupanti i dati sull’EBITDA, che segna un passivo di 481 milioni di euro, e l’EBIT, che registra un rosso di 1,184 miliardi. A complicare il quadro c’è stata anche una sospensione produttiva legata alla ristrutturazione interna, elemento che rende difficile immaginare un’inversione di tendenza nel breve termine. Con questi presupposti, gli investimenti più onerosi – come quelli per la MotoGP – sono inevitabilmente sotto osservazione.

Il CEO di Pierer Mobility, Gottfried Neumeister, ha commentato con cautela la situazione: “Dobbiamo analizzare attentamente ogni aspetto. Se saremo in grado di sostenere l’impegno, saremo ancora presenti nel 2027”. Neumeister si è detto fiducioso riguardo all’ingresso di Liberty Media, convinto che possa portare una ventata d’aria nuova: “Sono un grande appassionato della MotoGP. Credo che Liberty porterà importanti cambiamenti. Non entro nei dettagli, ma l’obiettivo è rimanere nel motorsport”.

Il 2027 sarà una data spartiacque per la categoria, con l’introduzione di un nuovo regolamento tecnico valido fino al 2031. KTM spera di farne parte, anche perché i nuovi equilibri potrebbero aprire possibilità interessanti. “Se ci sarà un tetto ai costi e il nuovo concetto tecnico sarà sostenibile, allora potremo giocarci le nostre carte”, ha aggiunto il CEO. Per ora, però, le bozze regolamentari non prevedono un budget cap. In sintesi, la presenza di KTM nella MotoGP post-2026 resta sospesa: molto dipenderà dalla solidità dei conti e dall’evoluzione del contesto commerciale e regolamentare.