Crisi Bagnaia, duro Dall’Igna: “Ognuno deve fare la sua parte”

Dopo il weekend di Silverstone, che ha visto il trionfo di Marco Bezzecchi su Aprilia e un’altra caduta di Francesco Bagnaia – ora distante ben 72 punti da Marc Marquez nella classifica Piloti – la domanda sorge spontanea: la Ducati è ancora il punto di riferimento del campionato? La risposta, al momento, è no. Due episodi non bastano a cambiare la gerarchia, ma è evidente che la concorrenza si sta avvicinando. A confermarlo, le parole del Direttore Generale di Ducati Corse, Luigi Dall’Igna, nella sua abituale analisi post-gara.

“Con l’undicesimo vincitore diverso nelle altrettante ultime edizioni di questo GP, Silverstone conferma tutta la sua imprevedibilità, oggi ancor di più fra bandiere rosse, vento forte, cadute, problemi tecnici e ripartenze – le parole di Dall’Igna – una gara emozionante con tanti colpi di scena in cui tutto si è più volte rimescolato fra cambi in testa alla corsa e ritorni entusiasmanti dalle retrovie.”

Il team italiano ha affrontato una domenica complicata, poco brillante rispetto agli standard abituali, ma non priva di spunti positivi.

“Per noi è stata una domenica piuttosto complicata, insolita, sicuramente non brillante e sottotono. Resta comunque una preziosa prova quella di Marc, in difficoltà ma ugualmente protagonista di un recupero che lo ha portato ad un bel terzo posto che oggi vale tanto considerato anche la fortuna di aver usufruito di una seconda partenza dopo la scivolata iniziale. In ogni caso è stata una rimonta pregevole, per niente scontata né tanto meno facile, in cui ha messo la determinazione del veterano e la caparbietà di un esordiente.”

Il bilancio del weekend, però, impone una riflessione più ampia, soprattutto alla luce delle difficoltà incontrate da Bagnaia e dal crescente livello dei rivali.

“Vi sono sicuramente dati, dinamiche e situazioni che dovremo analizzare in modo approfondito, non è una frase fatta, a cominciare dal momento difficile di Pecco che oggi ha vissuto un’altra domenica negativa e, diciamolo, anche sfortunata visto il promettente avvio di gara. Nessuna giustificazione, ognuno deve fare la sua parte e tutti devono sentirsi responsabili: lavorare assieme per risolvere e migliorare, sentirsi Squadra nella consapevolezza della propria forza con l’umiltà di sempre. Sono sicuro che non potrà che farci bene aver lottato nel gruppo contro avversari ritornati competitivi e oramai pronti ad essere nuovamente protagonisti, con merito.”

Dunque, sebbene la Ducati resti una potenza consolidata, il segnale arrivato da Silverstone non può essere ignorato: la battaglia si fa più serrata, e l’equilibrio in pista potrebbe tornare a farsi sentire più di quanto ci si aspettasse.