
Davey Todd conquista con pieno merito la vittoria nella gara Superbike che ha inaugurato l’edizione 2025 del Tourist Trophy. Una gara ridotta da 6 a 4 giri per consentire lo svolgimento nello stesso giorno anche delle competizioni Sidecar e Supersport, ma che non ha certo risparmiato emozioni.
Fin dalle prime curve si è riacceso il duello tra Todd, ora a quota tre successi al TT, e Michael Dunlop, che continua a inseguire la sua trentesima vittoria. Per Dunlop, le categorie da 1000cc sembrano ormai stregate: manca il primo posto in Superstock, Superbike e Senior dal 2023, ma la determinazione non gli manca certo.
Todd ha dominato la gara, imponendosi non solo come pilota ma anche come proprietario del team 8Ten Racing, fondato insieme a Peter Hickman dopo la rinuncia del team FHO alla partecipazione nel 2025. Il regolamento della gara ridotta ha previsto un solo pit stop, anziché i due previsti nella distanza classica, e questo ha giocato un ruolo cruciale nella gestione della corsa.
Alla fine, Todd ha tagliato il traguardo con appena 1,296 secondi di vantaggio su Dunlop, nonostante due errori di quest’ultimo – uno a Parliament Square e l’altro a Ramsey. Il finale è stato al cardiopalma: la BMW M1000RR di Todd ha accusato problemi meccanici proprio sul rettilineo d’arrivo e lo stesso pilota ha ammesso a fine gara alcune irregolarità al cambio.
Dunlop, dal canto suo, ha spinto al massimo fino all’ultimo, chiudendo con un giro finale da 135.416 mph di media – superiore a quello del vincitore – ma ha dovuto fare i conti con pneumatici non perfetti e un pit stop meno efficiente (01:01.896 contro i 55.800 secondi di Todd). Il distacco finale, quindi, inganna: la lotta è più aperta che mai e il Senior TT promette scintille.
Sul terzo gradino del podio è salito Dean Harrison. Il passaggio in Honda sembra avergli dato nuova spinta e motivazione: anche se il distacco da Dunlop è stato di oltre 43 secondi, Harrison – già tre volte vincitore al TT – è chiaramente intenzionato a tornare protagonista.
Quarta posizione per il mannese Nathan Harrison, autore di una bella prova davanti a Johnson e Hillier. Chiude settimo una vera leggenda del TT, John McGuinness, che a 53 anni e in sella alla Honda ufficiale dimostra ancora di poter dire la sua, lasciandosi dietro nomi del calibro di Brookes, Hodson e Jordan.
Per quanto riguarda i piloti italiani, Stefano Bonetti si conferma il più veloce tra gli azzurri con il 22° posto e un miglior giro a 125.440 mph. Buon debutto per Maurizio Bottalico, che alla sua prima partecipazione al TT e con le mille sul Mountain ha chiuso 27°, raggiungendo una media di 124.084 mph. Assente Andrea Majola in questa categoria: concentrerà i suoi sforzi sulla Supertwin, dove punta a un risultato importante.

Vicepresidente dei Kawalieri di Akashi
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