Scott Russel o “The Chief” come lo chiamavano affettuosamente i suoi numerosi fan, è uno dei piloti Superbike più famosi di sempre e l’unico, ancora oggi, ad aver vinto il campionato nell’anno del suo debutto.
Raymond Scott Russell, soprannominato Mr. Daytona per le numerose vittorie (ben 5) della 200 Miglia di Daytona, è stato l’unica pilota della storia (fino ad oggi, anno 2011) ad aver vinto un titolo mondiale Superbike in sella ad una Kawasaki.
Scott Russell nasce il 28 gennaio 1964 ad Atlanta, Usa e debutta nelle corse nel 1986 partecipando ad alcune gare della classe 750 Supersport, successivamente partecipa nel 1989 come Wild Card alla Brainerd negli Usa a bordo di una Suzuki chiudendo il suo debutto nel massimo campionato mondiale delle derivate di serie al 15° posto gara 1 ed al 17° posto gara 2.
Finalmente nel 1990 entra in Kawasaki dove vince il suo primo titolo mondiale AMA nella classe 750, sempre in quell’anno partecipa di nuovo come Wild Card al Gp di Brainerd chiudendo stavolta al 10° posto in gara 1 e 7° in gara 2. Le sue presenze nel Mondiale WSBK si fanno sempre più intense è di rilievo. Solo un anno dopo infatti, sempre a bordo di una Kawasaki ZXR 750 conclude il suo Gp di Brainerd in 2° posizione in entrambe le manche. Nel 1992 arriva il suo secondo titolo AMA SBK ed il titolo della SS 750, nonché la sua prima (di 5) vittorie nella 200 Miglia di Daytona. Il 1993 è l’anno della consacrazione, in sella alla Kawasaki ZXR 750 dopo un anno che lo vede duellare con Carl Fogarty in sella ad una Ducati, vince il suo primo titolo Mondiale WSBK scrivendo la storia nel libro della casa di Akashi, essendo ancora oggi l’unico detentore del titolo delle derivate di serie a livello mondiale, della Kawasaki Racing Team.
Sempre nel 1993 vince la 8 Ore di Suzuka, mentre un anno dopo, seppur vincendo ben 9 gare ed altrettanti piazzamenti, non riesce a bissare il titolo mondiale WSBK a favore stavolta del suo rivale Carl Fogarty. Si consola con un’altra vittoria a Daytona. Nel 1995 Russell riesce a vendicarsi del mondiale sfumato un anno prima, battendo King Carl sul triovale di Daytona vincendo ancora una volta l’edizione della 200 Miglia. Questo è anche l’ultimo anno che lo vedrà impegnato in sella ad una Kawasaki nel Mondiale WSBK, partecipando però solo a 6 gare.