Danilo Petrucci ha concluso Gara1 del Gran Premio d’Ungheria al Balaton Park con un misto di amarezza e rabbia. Il pilota ternano è stato coinvolto nella carambola avvenuta alla prima curva, che ha coinvolto sette piloti e ha costretto due di loro al ricovero in ospedale. L’episodio ha visto Andrea Iannone sanzionato con due long lap per aver innescato l’incidente, una penalità che Petrucci considera del tutto inadeguata rispetto alla gravità delle conseguenze.
Costretto a utilizzare la moto di riserva, allestita all’ultimo momento dal team a causa dei danni riportati nell’impatto, Petrucci ha dovuto prendere il via dall’ultima posizione in griglia. Un problema di comunicazione tra i tecnici e l’ingegnere elettronico ha ritardato la preparazione della moto, impedendogli di schierarsi per tempo nel giro di ricognizione.
Nonostante tutto, è riuscito a rimontare fino alla quinta posizione, ma il risultato lascia l’amaro in bocca: senza quell’incidente, ritiene che il podio fosse alla sua portata. Il bilancio della gara, oltre al danno fisico con un dolore alla spalla sinistra, è stato anche quello di perdere terreno in classifica nei confronti di Bautista e Locatelli.
Petrucci ha poi espresso forti critiche verso il regolamento attuale, giudicato troppo permissivo nei confronti di chi causa incidenti di questo tipo. Secondo lui, il sistema di penalizzazioni non è adeguato a garantire equità e sicurezza.
I rapporti tra i due piloti non sono mai stati semplici, e l’episodio ungherese ha ulteriormente incrinato la situazione. Non è la prima volta che Petrucci e Iannone si trovano coinvolti nello stesso incidente, e il clima nel paddock si è fatto teso.
Riguardo al circuito, Petrucci non ha sollevato dubbi sulla sicurezza del Balaton Park, pur ammettendo che la prima curva, una chicane dopo un lungo rettilineo, presenta delle criticità. Tuttavia, ha sottolineato come situazioni simili siano presenti anche in altri tracciati del calendario.
Quanto alla possibilità di vedere in futuro una gara di MotoGP su questa pista, ha evidenziato come il layout non sia tra i migliori, ma che l’impegno degli organizzatori nel rendere il tracciato adatto alla Superbike sia stato evidente. Ha inoltre ribadito che le derivate di serie dovrebbero correre dove c’è un pubblico realmente interessato, e Balaton, in tal senso, rappresenta una piazza calda e coinvolgente.
Infine, non sono mancate critiche alle dichiarazioni di Iannone nel post-gara, ritenute fuori luogo e poco rispettose nei confronti di chi ha subito le conseguenze dell’incidente. Il clima resta dunque teso in vista delle prossime gare, con Petrucci determinato a non lasciar cadere nel vuoto quanto accaduto.

Vicepresidente dei Kawalieri di Akashi
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