
Il sabato della Superbike in Ungheria si è trasformato in un incubo per Garrett Gerloff. Il pilota texano è stato uno dei principali danneggiati nell’incidente collettivo scatenato da Andrea Iannone alla seconda curva di Gara1. Nonostante sia riuscito a concludere la corsa stringendo i denti, il forte dolore alla schiena accusato nel post-gara ha portato i medici a dichiararlo unfit per il resto del weekend.
Gerloff aveva portato a termine la gara con tenacia, ma le conseguenze fisiche dell’impatto sono emerse con maggiore evidenza, gli accertamenti hanno evidenziato un trauma alla schiena che impedisce al pilota del team Kawasaki World SBK Team di scendere nuovamente in pista.
Nel frattempo, la decisione della Direzione Gara di sanzionare Iannone con un semplice doppio long lap penalty continua a far discutere. Il contatto iniziale, che ha messo fuori gioco diversi piloti, ha avuto conseguenze concrete per chi, come Gerloff, ha pagato un prezzo fisico pesante. La penalità inflitta all’italiano appare nulla rispetto all’entità dell’incidente e riapre il dibattito sull’efficacia dei provvedimenti disciplinari in situazioni di questo tipo.

Vicepresidente dei Kawalieri di Akashi
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