
Il campione più vincente della storia del WorldSBK ha deciso: al termine della stagione 2025 Jonathan Rea appenderà il casco al chiodo. Diciotto stagioni, record infranti uno dopo l’altro, e un nome ormai scolpito nella leggenda. Nessun altro pilota ha conquistato più titoli, più vittorie, più podi e più giri veloci di lui: Rea non è stato solo un protagonista, ma l’uomo che ha ridefinito la misura del successo in Superbike.
Gli inizi e la crescita con Honda
Dopo essersi messo in mostra nel WorldSSP, il nordirlandese approda in Superbike nel 2008 con Honda. Il debutto a Portimão è già un segnale: partenza dalla prima fila e quarto posto al traguardo. Con la CBR1000RR resterà cinque stagioni, portando a casa 15 vittorie e 42 podi. Risultati importanti, ma solo il preludio a ciò che stava per arrivare.
L’età dell’oro: l’era Kawasaki
Il 2015 segna l’inizio di un capitolo epico. Rea sale sulla Kawasaki ZX-10RR e, fin dalla prima gara a Phillip Island, il destino si compie: vittoria immediata e un dominio che travolge il campionato. Da lì prende forma un ciclo senza precedenti: sei titoli mondiali consecutivi tra il 2015 e il 2020, un impero costruito curva dopo curva.
Con la moto verde Jonathan Rea non ha semplicemente vinto: ha schiacciato ogni primato.
104 vittorie con Kawasaki
221 podi
Sei corone iridate di fila, un’impresa mai vista prima in Superbike
Il suo stile aggressivo ma lucido, la capacità di mantenere costanza anche nei momenti più duri, hanno trasformato la Kawasaki in una macchina da guerra e lui stesso in simbolo vivente della Casa di Akashi. Ogni successo, ogni bandiera a scacchi, ha alimentato il mito di un’era che resterà scolpita nella memoria di tifosi e avversari.
L’ultima sfida con Yamaha
Dopo l’arrivo di Toprak Razgatlioglu in BMW, nel 2024 Rea decide di rimettersi in gioco, accettando la sfida Yamaha. Due stagioni complesse, con pochi lampi ma significativi: la pole bagnata di Assen, il podio di Donington davanti al suo pubblico. Momenti che hanno mostrato ancora una volta la sua fame di competizione, anche quando i risultati non erano più quelli del passato. Un infortunio nel 2025 ne ha condizionato la stagione finale, portandolo a una scelta inevitabile.
Le sue parole: il valore dei ricordi
In un videomessaggio ai tifosi, Rea ha spiegato:
“Non sono i trofei o i numeri a definire ciò che porto con me. Rimarranno le persone, i momenti, le emozioni. Ho sempre corso con un solo obiettivo: vincere. Oggi il mio amore per questo sport è intatto, ma è il momento di fermarsi. Sono orgoglioso di ogni titolo, di ogni vittoria e dei sogni che sono riuscito a realizzare”.
Se la storia della Superbike è costellata di grandi nomi, quella di Jonathan Rea è un’epopea a parte. Con la Kawasaki ha creato un impero, trasformandosi in leggenda vivente. Sei titoli mondiali, un dominio che ha ridefinito i limiti del possibile, un’eredità che resterà per sempre legata al verde brillante della ZX-10RR.
La Superbike perde il suo re, ma il suo regno resterà incancellabile.

Vicepresidente dei Kawalieri di Akashi
Designer & DevOps