La storia del nipponico inizia nel 1998, oltre ad aver vinto il titolo nazionale giapponese di velocità, ha potuto debuttare nel motomondiale con una Yamaha in classe 250. Già al debutto, avvenuto grazie ad una wild card in occasione del GP del Giappone, prima gara della stagione, ottenne il secondo posto al traguardo e anche nel GP d’Australia dello stesso anno si piazzò al quarto posto, ottenendo nella stagione un totale di 33 punti che lo fecero giungere al 19º posto nella classifica generale.
Shin’ya inizia subito fortissimo, tanto che a metà del campionato Nakano aveva già vinto un GP a Suzuka e aveva conquistato tre podi. Nakano cercherà di confermarsi anche in una seconda parte di campionato, ma a causa della poca conoscenza delle piste e dei rivali fenomenali come Rossi e Capirossi, il giapponese sarà costretto ad accontentarsi di una quarta posizione. Nel 2000, Nakano inizia subito fortissimo, vincendo le prime due gare del campionato.
Quell’anno il giapponese si gioca il mondiale con due piloti. Il primo è il connazionale Daijiro Kato e il secondo è il suo compagno di squadra Oliver Jacques. Kato però da Assen inizia ad arrancare e la battaglia proseguirà tra Jacques e Nakano.
I due arrivano fino all’ultimo GP in Australia, ma Nakano dopo aver condotto quasi completamente l’ultima gara a Phillip Island fu superato da Olivier Jacque sul traguardo, perdendo il titolo per soli 14 millesimi di secondo.
Dopo la 250, Nakano decide di passare in 500, rimanendo sempre sulla Yamaha. La stagione sarà piena di alte e bassi, ma al GP del Sachsenring, Shin’ya conquista il suo primo podio in classe regina. Le due stagioni successive Nakano faticherà tantissimo a causa di una moto non performante.
Nel 2004 Yamaha decide di prendere Rossi e lasciare a piedi Nakano che passò alla Kawasaki. La stagione del giapponese è l’ennesimo anno complicato a causa di una moto molto indietro con gli sviluppi rispetto alle case rivali. In quella stagione i fan ricordano solo l’incredibile incidente sul rettilineo del Mugello, dove la gomma posteriore scoppiò mentre andava più di 200 km orari.
Nonostante tutto, Nakano riuscì a conquistare una terza posizione a Motegi, dietro a Rossi e Tamada. Nella stagione del 2005 Nakano finirà quinto alla sua prima gara e riuscirà a concludere nelle top 10 quasi tutti i GP.
Nel 2006 ha corso nel Motomondiale in MotoGP nel team Kawasaki Racing, con Randy de Puniet quale compagno di squadra.
Nel 2007, Nakano lascia la Kawasaki e passa la Honda ma i risultati non arrivano. Nonostante ciò, il giapponese riesce ad arrivare a punti in quasi tutti i GP. Nakano passa al team Gresini, dove avrà un’ottima stagione, considerando che la moto non era al top.
Il giapponese finì quarto a Brno e concluse per ben due volte quinto a Motegi e a Sepang. Nonostante la nona posizione nel mondiale, Nakano lascia la classe regina e passa alla Superbike per correre con la neonata Aprilia RSV4 Factory. La stagione in Superbike non andò bene, infatti durante gara 1 al Nürburgring, Nakano venne coinvolto in uno spaventoso incidente che gli procurò un grave infortunio. Il 29 ottobre 2009 annunciò il suo ritiro dal mondo delle corse a causa dei problemi al collo e alla schiena.
Vicepresidente dei Kawalieri di Akashi
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